Egregio Dirigente,
le scriventi Organizzazioni Sindacali rappresentative della Polizia Penitenziaria, con il presente atto comunicano la proclamazione dello stato di agitazione e per la condotta posta in essere dalla S.V., nell’ambito delle prerogative riconosciuteci dalle normative vigenti. Tale iniziativa e scelta è da ricondurre all’apertura del neo padiglione “ex femminile” destinato all’ubicazione di detenuti, che trattando una nuova organizzazione del lavoro, nonché l’istituzione di nuovi posti di servizio, avrebbe dovuto seguire ad un confronto con la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori, proprio perché le materie sono oggetto di esame, se non addirittura di contrattazione sindacale, tenuto conto anche della modifica dei carichi di lavoro e di modalità di impiego del personale di Polizia Penitenziaria. Inoltre, da tempo ormai queste Organizzazioni Sindacali avevano sollevato perplessità rispetto alla condizione strutturale, gestionale ed organizzativa dell’Istituto, che, ancora oggi, destano forti preoccupazioni per l’incolumità degli operatori in genere, ma anche per la stessa utenza. All’improvviso, ci giunge questa notizia sulla “rocambolesca” l’apertura di un padiglione detentivo. Pertanto, in ossequio alle norme pattizie che disciplinano le relazioni sindacali e gli obblighi del datore di lavoro, ma soprattutto a tutela della dignità del personale, si ribadisce la posizione di protesta assunta.
E’ evidente che, in assenza di ravvedimenti sulla Sua condotta e non verranno rispettate le prerogative e gli obblighi previsti in materia di relazioni sindacali, saremo liberi di interessare gli organi di stampa o ogni altra Autorità che riterremo opportuno interessare, nell’interesse del personale, dei minori ristretti e della stessa collettività.
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NOTA UNITARIA – I.P.M. “C. BECCARIA” MILANO -Proclamazione stato di agitazione per condotta antisindacale
Egregio Dirigente,
le scriventi Organizzazioni Sindacali rappresentative della Polizia Penitenziaria, con il presente atto comunicano la proclamazione dello stato di agitazione e per la condotta posta in essere dalla S.V., nell’ambito delle prerogative riconosciuteci dalle normative vigenti. Tale iniziativa e scelta è da ricondurre all’apertura del neo padiglione “ex femminile” destinato all’ubicazione di detenuti, che trattando una nuova organizzazione del lavoro, nonché l’istituzione di nuovi posti di servizio, avrebbe dovuto seguire ad un confronto con la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori, proprio perché le materie sono oggetto di esame, se non addirittura di contrattazione sindacale, tenuto conto anche della modifica dei carichi di lavoro e di modalità di impiego del personale di Polizia Penitenziaria. Inoltre, da tempo ormai queste Organizzazioni Sindacali avevano sollevato perplessità rispetto alla condizione strutturale, gestionale ed organizzativa dell’Istituto, che, ancora oggi, destano forti preoccupazioni per l’incolumità degli operatori in genere, ma anche per la stessa utenza. All’improvviso, ci giunge questa notizia sulla “rocambolesca” l’apertura di un padiglione detentivo. Pertanto, in ossequio alle norme pattizie che disciplinano le relazioni sindacali e gli obblighi del datore di lavoro, ma soprattutto a tutela della dignità del personale, si ribadisce la posizione di protesta assunta.
E’ evidente che, in assenza di ravvedimenti sulla Sua condotta e non verranno rispettate le prerogative e gli obblighi previsti in materia di relazioni sindacali, saremo liberi di interessare gli organi di stampa o ogni altra Autorità che riterremo opportuno interessare, nell’interesse del personale, dei minori ristretti e della stessa collettività.
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