Egregio Presidente, Sigg. Dirigenti Generali, nonostante la particolare situazione sanitaria che attanaglia il Paese, non possiamo esimerci dal rammentare che alcune attività, al momento appese, devono comunque trovare epilogo, anche per dare doverosa certezza ai procedimenti amministrativi e non vanificarne il senso ispiratore. Nel caso specifico ci si riferisce tanto al concorso straordinario 2851 posti per la nomina iniziale di Vice Sovrintendente “aliquota B”, che al concorso per 754 agenti di polizia penitenziaria ampliato a 938. Come divulgato da codesta Amministrazione, nella giornata di domani 10 aprile, sarà pubblicato sul sito istituzionale, il P.D.G. 8/04/2020 (che rettifica il precedente del 30/08/2019) contenente la rimodulazione del numero dei posti e la nuova graduatoria risultata per effetto dello scorrimento. A tal proposito, considerando l’emergenza sanitaria e la contestuale necessità di procedere con la nomina dei neo vice sovrintendenti, da immettere nel ruolo, si ribadisce la proposta, presentata dal SiNAPPe già lo scorso mese, di prendere in considerazione per i vincitori del concorso appartenenti alla cosiddetta “aliquota 40%”, la possibilità di un corso di formazione “on-line” (progetto già presentato alla Commissione Art.22 D.P.R. 395/95), da poter effettuare anche in condizioni di lockdown, quali quelle attualmente in vigore. Ciò implicherebbe anche la mancata occupazione delle SFAPP, che potranno invece essere utilizzate per lo svolgimento dei corsi per neo agenti. Chiaramente non si sta chiedendo all’Amministrazione di procedere nell’immediato, né tantomeno di svuotare gli Istituti per effettuare la formazione dei diretti interessati. Preso atto però del numero importante dei vincitori, si potrebbe ipotizzare la suddivisione degli stessi in microgruppi, spalmati su tutte le realtà, contemporaneamente impegnati nello studio; a tal uopo sarebbe auspicabile una ragionevole riduzione della durata del corso, affinché il tutto possa essere svolto in un lasso di tempo commisurato alle esigenze lavorative. Non di meno è indispensabile che l’Amministrazione fornisca quanto prima l’elenco delle sedi cui ritiene di dover destinare le unità che saranno nominate nel nuovo ruolo; in tal modo, infatti i vincitori, si riconoscerà agli aspiranti la possibilità di valutare l’opportunità di proseguire o meno nel percorso di avanzamento di carriera dovendo mettere in conto la mobilità prevista dalla norma riordinamentale, fermi gli esiti di una eventuale mobilità nazionale nel ruolo per il personale “anziano”. L’alternativa del percorso formativo tradizionale, reso oggi ancor più complicato dalla drammatica situazione in atto e dall’inevitabile slittamento di tutti i corsi di formazione in previsione, porterebbe certamente a posticipare l’inizio del corso per i futuri sovrintendenti, con disagi tanto per i poliziotti che per la stessa Amministrazione e con il concreto rischio di vanificazione della norma voluta dal riordino già dal 2017.
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Concorso straordinario 2851 posti per Vice Sovrintendenti – aliquota B – modalità di effettuazione del corso
Egregio Presidente, Sigg. Dirigenti Generali,
nonostante la particolare situazione sanitaria che attanaglia il Paese, non possiamo esimerci dal rammentare che alcune attività, al momento appese, devono comunque trovare epilogo, anche per dare doverosa certezza ai procedimenti amministrativi e non vanificarne il senso ispiratore.
Nel caso specifico ci si riferisce tanto al concorso straordinario 2851 posti per la nomina iniziale di Vice Sovrintendente “aliquota B”, che al concorso per 754 agenti di polizia penitenziaria ampliato a 938.
Come divulgato da codesta Amministrazione, nella giornata di domani 10 aprile, sarà pubblicato sul sito istituzionale, il P.D.G. 8/04/2020 (che rettifica il precedente del 30/08/2019) contenente la rimodulazione del numero dei posti e la nuova graduatoria risultata per effetto dello scorrimento.
A tal proposito, considerando l’emergenza sanitaria e la contestuale necessità di procedere con la nomina dei neo vice sovrintendenti, da immettere nel ruolo, si ribadisce la proposta, presentata dal SiNAPPe già lo scorso mese, di prendere in considerazione per i vincitori del concorso appartenenti alla cosiddetta “aliquota 40%”, la possibilità di un corso di formazione “on-line” (progetto già presentato alla Commissione Art.22 D.P.R. 395/95), da poter effettuare anche in condizioni di lockdown, quali quelle attualmente in vigore. Ciò implicherebbe anche la mancata occupazione delle SFAPP, che potranno invece essere utilizzate per lo svolgimento dei corsi per neo agenti.
Chiaramente non si sta chiedendo all’Amministrazione di procedere nell’immediato, né tantomeno di svuotare gli Istituti per effettuare la formazione dei diretti interessati.
Preso atto però del numero importante dei vincitori, si potrebbe ipotizzare la suddivisione degli stessi in microgruppi, spalmati su tutte le realtà, contemporaneamente impegnati nello studio; a tal uopo sarebbe auspicabile una ragionevole riduzione della durata del corso, affinché il tutto possa essere svolto in un lasso di tempo commisurato alle esigenze lavorative.
Non di meno è indispensabile che l’Amministrazione fornisca quanto prima l’elenco delle sedi cui ritiene di dover destinare le unità che saranno nominate nel nuovo ruolo; in tal modo, infatti i vincitori, si riconoscerà agli aspiranti la possibilità di valutare l’opportunità di proseguire o meno nel percorso di avanzamento di carriera dovendo mettere in conto la mobilità prevista dalla norma riordinamentale, fermi gli esiti di una eventuale mobilità nazionale nel ruolo per il personale “anziano”.
L’alternativa del percorso formativo tradizionale, reso oggi ancor più complicato dalla drammatica situazione in atto e dall’inevitabile slittamento di tutti i corsi di formazione in previsione, porterebbe certamente a posticipare l’inizio del corso per i futuri sovrintendenti, con disagi tanto per i poliziotti che per la stessa Amministrazione e con il concreto rischio di vanificazione della norma voluta dal riordino già dal 2017.
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