Sono momenti difficili quelli che con fatica proviamo a lasciarci alle spalle, senza di fatto sapere quando potremo di essere finalmente fuori da una crisi che sta mettendo in ginocchio il Paese. La medesima sofferenza del Paese, quale specchio riflesso, la vivono le carceri italiane interessate da veri e propri tumulti durante la prima decade di marzo. Ma non mancano segnali di difficoltà nei penitenziari, che si ripetono ogni giorno. Per comprendere la portata delle difficoltà che il sistema sta affrontando, basti osservare l’elevatissimo numero di ore di lavoro straordinario che il personale di polizia penitenziaria è chiamato ad espletare. Se alle difficoltà straordinarie sommiamo le note carenze del Corpo e le esigenze di turn over, si staglia con chiarezza la necessità di provvedere ad assunzioni urgenti e straordinarie. Al fine di rendere agevolmente praticabile la via delle assunzioni, in un momento in cui le procedure concorsuali subiscono degli importanti blocchi e gli uffici lavorano a scartamento ridotto, efficace sarebbe pensare ad un ampliamento dei posti di cui ai bandi indicati in oggetto, trattandosi di procedure dalle quali sono di fatto rimasti esclusi giovani ragazzi che hanno comunque brillantemente la prima prova con voti altissimi. La sottoposizione a visita degli idonei non vincitori delle predette procedure concorsuali (che sono le più vicine in ordine di tempo) produrrebbe non solo uno snellimento nelle procedure di assunzione, ma anche un consistente risparmio di spesa per l’indizione di nuovi e futuri concorsi, per altro assoggettati alla spada di Damocle dell’andamento della curva epidemiologica che potrebbe ancora per svariato tempo vietare procedure (come quelle concorsuali) che conducono ad inevitabili assembramenti. Attesa l’evidente difficoltà vissuta dal Corpo di Polizia Penitenziaria e la particolarità del momento storico, si chiede di voler valutare la proposta innanzi esplicitata.
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Concorsi allievi agenti di polizia penitenziaria – richiesta ampliamento posti per assunzione straordinaria
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Sono momenti difficili quelli che con fatica proviamo a lasciarci alle spalle, senza di fatto sapere quando potremo di essere finalmente fuori da una crisi che sta mettendo in ginocchio il Paese. La medesima sofferenza del Paese, quale specchio riflesso, la vivono le carceri italiane interessate da veri e propri tumulti durante la prima decade di marzo. Ma non mancano segnali di difficoltà nei penitenziari, che si ripetono ogni giorno. Per comprendere la portata delle difficoltà che il sistema sta affrontando, basti osservare l’elevatissimo numero di ore di lavoro straordinario che il personale di polizia penitenziaria è chiamato ad espletare. Se alle difficoltà straordinarie sommiamo le note carenze del Corpo e le esigenze di turn over, si staglia con chiarezza la necessità di provvedere ad assunzioni urgenti e straordinarie.
Al fine di rendere agevolmente praticabile la via delle assunzioni, in un momento in cui le procedure concorsuali subiscono degli importanti blocchi e gli uffici lavorano a scartamento ridotto, efficace sarebbe pensare ad un ampliamento dei posti di cui ai bandi indicati in oggetto, trattandosi di procedure dalle quali sono di fatto rimasti esclusi giovani ragazzi che hanno comunque brillantemente la prima prova con voti altissimi.
La sottoposizione a visita degli idonei non vincitori delle predette procedure concorsuali (che sono le più vicine in ordine di tempo) produrrebbe non solo uno snellimento nelle procedure di assunzione, ma anche un consistente risparmio di spesa per l’indizione di nuovi e futuri concorsi, per altro assoggettati alla spada di Damocle dell’andamento della curva epidemiologica che potrebbe ancora per svariato tempo vietare procedure (come quelle concorsuali) che conducono ad inevitabili assembramenti.
Attesa l’evidente difficoltà vissuta dal Corpo di Polizia Penitenziaria e la particolarità del momento
storico, si chiede di voler valutare la proposta innanzi esplicitata.
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