nonostante l’importanza dell’argomento trattato in una precedente nota di questa O.S., (e che ad ogni buon fine si allega in copia), ad oggi alcuna risposta è giunta a questa Segreteria né tantomeno alcun provvedimento è stato intrapreso per colmare un simile stato di cose.
A distanza di un mese dall’ultima missiva, l’elargizione dei buoni pasto risulta ancora differita di varie mensilità rispetto alla reale maturazione del diritto.
Come detto, si rammenta a codesto Dirigente che il diritto alla corresponsione del buono pasto nasce dal fatto che l’Amministrazione Penitenziaria non garantisce al personale la fruizione della mensa obbligatoria di servizio; ciò determina, pertanto, un “anticipo” di spesa del personale di polizia penitenziaria per poter pranzare ogni giorno di lavoro.
Si rappresentava, inoltre, con conseguente generale lagnanza, la sensazione nell’ambiente dipartimentale di una sorta di “disinteresse” verso tale problema.
In considerazione di quanto sopra rappresentato, preme ancora una volta chiederLe, oltre le relative delucidazioni in merito, anche che la S.V. si attivi concretamente affinché si riduca al minimo il tempo che debba intercorrere tra la effettiva maturazione del diritto e la relativa elargizione del buono pasto, come del resto avveniva fino a non molto poco tempo addietro.
In attesa di urgente riscontro, si porgono distinti saluti.
Utilizziamo i cookie per assicurarti di offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
Unità Polizia Penitenziaria in servizio presso il DGM. Ritardo nell’elargizione buoni pasto al personale di Polizia Penitenziaria
Egr. Direttore,
nonostante l’importanza dell’argomento trattato in una precedente nota di questa O.S., (e che ad ogni buon fine si allega in copia), ad oggi alcuna risposta è giunta a questa Segreteria né tantomeno alcun provvedimento è stato intrapreso per colmare un simile stato di cose.
A distanza di un mese dall’ultima missiva, l’elargizione dei buoni pasto risulta ancora differita di varie mensilità rispetto alla reale maturazione del diritto.
Come detto, si rammenta a codesto Dirigente che il diritto alla corresponsione del buono pasto nasce dal fatto che l’Amministrazione Penitenziaria non garantisce al personale la fruizione della mensa obbligatoria di servizio; ciò determina, pertanto, un “anticipo” di spesa del personale di polizia penitenziaria per poter pranzare ogni giorno di lavoro.
Si rappresentava, inoltre, con conseguente generale lagnanza, la sensazione nell’ambiente dipartimentale di una sorta di “disinteresse” verso tale problema.
In considerazione di quanto sopra rappresentato, preme ancora una volta chiederLe, oltre le relative delucidazioni in merito, anche che la S.V. si attivi concretamente affinché si riduca al minimo il tempo che debba intercorrere tra la effettiva maturazione del diritto e la relativa elargizione del buono pasto, come del resto avveniva fino a non molto poco tempo addietro.
In attesa di urgente riscontro, si porgono distinti saluti.
vigilanza dgm – buoni pasto – sollecito
Cerca
Categorie
Ultimi articoli inseriti
Calendario