Una brillante operazione di Intelligence, messa a punto dal personale di Polizia Penitenziaria di stanza al C.P. di Secondigliano, ha permesso il sequestro di un drone con a bordo sei telefoni cellulari, atterrato nell’area detentiva ed indirizzato agli ospiti del Penitenziario.
L’utilizzo del drone sicuramente mirava ad introdurre i cellulari all’interno del carcere, valicando lo scoglio degli accurati controlli che i poliziotti mettono in atto per contrastare l’ingresso di oggetti non consentiti.
“Il nostro plauso va a questi uomini competenti” commenta il Dott. Roberto SANTINI, Segretario Generale SiNAPPe “che grazie alla loro professionalità riescono ad ostacolare azioni illegittime”. “Ricordiamo” continua SANTINI “che spesso i poliziotti sono costretti a lavorare senza il supporto di adeguati mezzi di contrasto e riescono ad ottenere ammirevoli risultati solo grazie al loro indefesso impegno”. Conclude poi il Segretario Generale “è giusto sottolineare queste esemplari azioni, considerato che troppo soventemente la Polizia Penitenziaria viene additata come superficiale da chi, sicuramente, non conosce a fondo il difficile mestiere svolto da questi uomini e donne. Non ci sono scusanti per l’atto criminale messo in atto, per il quale si auspica una pena esemplare”.
Rammentiamo che a causa delle misure restrittive imposte dal Governo per l’emergenza CoVid19, il DAP ha distribuito 1500 telefoni cellulari e ne ha autorizzato l’uso più volte al giorno per ovviare alla sospensione dei colloqui tra detenuti e familiari.
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C.P. Secondigliano – Drone atterra dentro l’area detentiva – Indignazione della Polizia Penitenziaria
Una brillante operazione di Intelligence, messa a punto dal personale di Polizia Penitenziaria di stanza al C.P. di Secondigliano, ha permesso il sequestro di un drone con a bordo sei telefoni cellulari, atterrato nell’area detentiva ed indirizzato agli ospiti del Penitenziario.
L’utilizzo del drone sicuramente mirava ad introdurre i cellulari all’interno del carcere, valicando lo scoglio degli accurati controlli che i poliziotti mettono in atto per contrastare l’ingresso di oggetti non consentiti.
“Il nostro plauso va a questi uomini competenti” commenta il Dott. Roberto SANTINI, Segretario Generale SiNAPPe “che grazie alla loro professionalità riescono ad ostacolare azioni illegittime”. “Ricordiamo” continua SANTINI “che spesso i poliziotti sono costretti a lavorare senza il supporto di adeguati mezzi di contrasto e riescono ad ottenere ammirevoli risultati solo grazie al loro indefesso impegno”. Conclude poi il Segretario Generale “è giusto sottolineare queste esemplari azioni, considerato che troppo soventemente la Polizia Penitenziaria viene additata come superficiale da chi, sicuramente, non conosce a fondo il difficile mestiere svolto da questi uomini e donne. Non ci sono scusanti per l’atto criminale messo in atto, per il quale si auspica una pena esemplare”.
Rammentiamo che a causa delle misure restrittive imposte dal Governo per l’emergenza CoVid19, il DAP ha distribuito 1500 telefoni cellulari e ne ha autorizzato l’uso più volte al giorno per ovviare alla sospensione dei colloqui tra detenuti e familiari.
Ufficio Stampa del SiNAPPe
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