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Piano di mobilità connesso all’assegnazione del 178° corso – Risultanze incontro sindacale e richiesta di intervento – REVOCHE – COMPENSAZIONE PER TRASFERIMENTI NEO SOVRINTENDENTI – CARENZE ORGANICHE TRENTO, REGGIO EMILIA, SULMONA. FOCUS ORGANICI REGIONI CENTRO-SUD

Luglio 23, 2021 Sinappe Comments Off

Esimio Direttore Generale,
Come è noto, qualche giorno prima della pubblicazione del piano di mobilità, si è tenuto il previsto incontro sindacale con il quale è stato approvato lo schema di integrazioni organiche connesse all’immissione dei neo agenti.
In quella sede erano state date dalla parte pubblica alcune precise indicazioni: si era parlato di una circolare che aprisse nuovamente il termine di presentazione di eventuali revoche e si era detto dell’individuazione di provvedimenti correttivi dopo aver avuto la mappatura del personale trasferito nel ruolo agenti/assistenti ma prossimo alla nomina nel ruolo sovrintendenti.
Quanto alla prima questione, va rappresentato come le risultanze dell’incontro abbiano creato negli interessati l’aspettativa/certezza della riapertura del termine per la presentazione delle revoche; cosa non nuova e ricalcante una prassi ormai consolidata di revoche accolte anche dopo l’emissione dei provvedimenti.
È sotto gli occhi di tutti come tale risultanza non si sia concretizzata in atti e come siano molteplici le unità che ad oggi pur non risultando più interessate al trasferimento, risultino essere state sviate nella procedura da seguire. Va da sé come questa Organizzazione Sindacale, alla luce degli impegni che erano stati assunti in sede di confronto con le parti sociali, non può che perorare la causa di un accoglimento pieno di tutte le istanze di revoca prodotte anche in maniera tardiva e di procedere al conseguente scorrimento della graduatoria, al pari di quanto fatto nelle precedenti tornate di mobilità nazionale.
Sempre in tema di scorrimento della graduatoria, altro impegno era stato assunto in sede di incontro sindacale, in relazione a quelle posizioni “ibride” relative al personale transitate nel ruolo sovraordinato.
In sede di incontro l’Amministrazione si era detta impossibilitata a ragionare su eventuali correttivi non essendo aprioristicamente in possesso della mappatura delle sedi di approdo del personale che, pur traferito in quanto formalmente inserito nella qualifica di base, a breve sarà nominato sovrintendente.
E’ fuor di dubbio che l’Amministrazione sia in questo momento in possesso di tutti i dati necessari per comprendere l’impatto del fenomeno in commento sulle singole realtà e se tale procedura abbia in qualche modo “vanificato” il concordato incremento nel ruolo di base.
La richiesta è quella che si proceda celermente a siffatta analisi e che si provveda, nel caso, ad attuare i correttivi necessari, utilizzando la medesima graduatoria o aprendo una sorta di “credito” in vista delle prossime procedure di mobilità.
In maniera prospettica, guardano appunto complessivamente alla mobilità del ruolo di base che verrà attuata con l’immissione dei prossimi due corsi, come già detto in sede di confronto sindacale, questa O.S. è in dovere di accendere nuovamente un focus su alcune questioni che appaiono fortemente distoniche in termini di necessità rispetto alle dotazioni organiche: è il caso della Casa Circondariale di Trento (ove si registra un sovradimensionamento dei ruoli intermedi e un importante sottodimensionamento del ruolo di base, come per altro accertato anche dal gruppo di lavoro sulle piante organiche), della Casa Circondariale di Reggio Emilia (Istituto che al netto delle entrate e delle uscite risulta invariato nella composizione del contingente, rimanendo immutate le gravissime insufficiente organiche già ampiamente denunciate). Si aggiunga all’elenco, senza pretesa alcuna di esaustività, la grave condizione di Sulmona!
Ancora si rende necessario un focus per le regioni del Centro-Sud ove come codesto DG ha avuto modo di appurare, le condizioni operative risultano al limite della sostenibilità sia in ragione delle nuove aperture di padiglioni, sia per le conseguenze di politiche distributive del personale che negli anni ha portato ad una loro grave penalizzazione.
Il Si.N.A.P.Pe si dice sin d’ora disponibile ad un compiuto confronto sul tema rappresentato.