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COMUNICATO – Casa Circondariale di Firenze Sollicciano – Detenuti in rivolta – Sfiorata la tragedia

Maggio 29, 2023 Sinappe Comments Off

Nella notte tra venerdì e sabato, il penitenziario fiorentino è stato teatro dell’ennesimo evento critico ed ha vissuto momenti di autentica agitazione che avrebbero potuto trasformarsi in notizia di cronaca nera.
“Un’imboscata vera e propria quella architettata da 4 detenuti ospitati in una sezione della Casa Circondariale di Sollicciano” denuncia Roberto SANTINI, Segretario Generale del SiNAPPe. “Uno di loro, di origini nigeriane, avrebbe lamentato un malore e richiesto la visita dal medico di guardia. Stante l’ora (circa mezzanotte), l’agente di turno avvisava doverosamente la Sorveglianza Generale e, allertato il medico, provvedeva ad aprire la camera di pernotto per far uscire il ristretto, il tutto alla presenza di un Sovrintendente e di un altro collega”.
“Aperto il blindo però” continua il dott. SANTINI “dalla stanza uscivano tutti e quattro gli occupanti che, armati di spranghe di ferro, fracassavano alcuni vetri del corridoio del reparto, seminando il panico. A niente servivano le parole dei poliziotti per riportare alla calma i facinorosi. Nei concitati momenti i detenuti riuscivano a chiudere il Sovrintendente nella cella insieme ad uno di loro, incitandolo a compiere l’atto estremo!”
Ci sono voluti circa una decina di minuti e l’intervento competente e professionale di almeno una ventina di poliziotti, accorsi dagli altri reparti, per riportare l’ordine e la sicurezza e restituire la libertà al Sovrintendente.
“Sono stati lunghi minuti di ansia” ha concluso il leader del SiNAPPe “che hanno visto un appartenente al Corpo rischiare la propria vita, in balia di uomini incontrollabili e difficilmente gestibili.
Scene di guerriglia che non ci si aspetta di vivere all’interno di un carcere, baluardo dello Stato, dove il rigore e la disciplina dovrebbero essere la regola!”.
Episodi che invece sono divenuti una triste quotidianità.
Firenze, da sempre un melting-pot di etnie, sempre più sovraffollato, è divenuto un contenitore di violenza inaccettabile.
Alla luce di quanto accaduto ci si chiede cosa farà adesso la politica; riecheggiano infatti nella mente le recentissime parole del nuovo Capo del DAP (mai smentite) che, durante una visita istituzionale in quel di Foggia, ha rassicurato la Polizia penitenziaria affermando che gli eventi critici sarebbero stati trattati nell’immediato, addirittura con il trasferimento dei facinorosi nel giro di poche ore!
Il Sinappe esprime la massima solidarietà ai polizotti coinvolti, e si fa portavoce di un malessere che sta dilagando sempre più, causato dall’abbandono totale da parte di un Amministrazione silente, sorda alle richieste di intervento e cieca dinanzi alla palese e ormai incalzante prevaricazione dei detenuti sugli uomini in divisa.