Il Si.N.A.P.Pe, a sostegno di tutti i poliziotti penitenziari in servizio presso la Casa Circondariale di Palermo “Pagliarelli”, che attualmente vivono un momento di grave disagio, invita gli Organi superiori e la cittadinanza tutta, a volere analizzare dettagliatamente la situazione, al fine di non demonizzare l’operato degli appartenenti al Corpo prima che la giustizia faccia luce su quanto emerso.
Il polverone alzato dai media relativamente al caso Cucè, offusca la professionalità e la correttezza del personale di Polizia Penitenziaria che nell’espletamento del servizio rischia la propria incolumità fisica e psicologica per garantire la sicurezza all’interno dell’Istituto penitenziario, come dimostrano le ripetute aggressioni che quotidianamente si registrano ai danni dello stesso; persone che giornalmente sono in contatto con detenuti di diverse estrazioni sociali, culturali, religiose, sanitarie e nonostante la difficoltà che questo rappresenti, riescono a far si che la vita nel carcere proceda regolarmente; persone che, al contrario di quanto detto, lasciano le proprie preoccupazioni al di fuori dell’ambiente lavorativo e con spirito di sacrificio, si sobbarcano eccessivi carichi di lavoro e di stress.
Le condizioni di lavoro in cui operano i poliziotti penitenziari sono assolutamente inaccettabili e non più sopportabili; il tutto è ancora più intollerabile se, nonostante la buona volontà espressa, si viene ingiustamente e senza prova alcuna, accusati di pestaggio.
Pertanto, certi che le indagini condurranno all’accertamento della verità dei fatti, questa Organizzazione Sindacale esprime estrema vicinanza nei confronti del Personale coinvolto in questa assurda vicenda.
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COMUNICATO – CASA CIRCONDARIALE DI PALERMO PAGLIARELLI – Assurda vicenda
Il Si.N.A.P.Pe, a sostegno di tutti i poliziotti penitenziari in servizio presso la Casa Circondariale di Palermo “Pagliarelli”, che attualmente vivono un momento di grave disagio, invita gli Organi superiori e la cittadinanza tutta, a volere analizzare dettagliatamente la situazione, al fine di non demonizzare l’operato degli appartenenti al Corpo prima che la giustizia faccia luce su quanto emerso.
Il polverone alzato dai media relativamente al caso Cucè, offusca la professionalità e la correttezza del personale di Polizia Penitenziaria che nell’espletamento del servizio rischia la propria incolumità fisica e psicologica per garantire la sicurezza all’interno dell’Istituto penitenziario, come dimostrano le ripetute aggressioni che quotidianamente si registrano ai danni dello stesso; persone che giornalmente sono in contatto con detenuti di diverse estrazioni sociali, culturali, religiose, sanitarie e nonostante la difficoltà che questo rappresenti, riescono a far si che la vita nel carcere proceda regolarmente; persone che, al contrario di quanto detto, lasciano le proprie preoccupazioni al di fuori dell’ambiente lavorativo e con spirito di sacrificio, si sobbarcano eccessivi carichi di lavoro e di stress.
Le condizioni di lavoro in cui operano i poliziotti penitenziari sono assolutamente inaccettabili e non più sopportabili; il tutto è ancora più intollerabile se, nonostante la buona volontà espressa, si viene ingiustamente e senza prova alcuna, accusati di pestaggio.
Pertanto, certi che le indagini condurranno all’accertamento della verità dei fatti, questa Organizzazione Sindacale esprime estrema vicinanza nei confronti del Personale coinvolto in questa assurda vicenda.
comunicato CC PAGLIARELLI
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