È di oggi la disposizione della Direzione Generale del Personale del DAP che dispone la gratuità dell’alloggio e del pasto per coloro i quali sono posti in quarantena o in isolamento fiduciario presso le caserme.
“Bene, ma non è sufficiente!” fa sapere il dott. Roberto SANTINI, Segretario Generale del Si.N.A.P.Pe che con una nota inviata al DGPR chiede l’estensione della misura a tutto il personale.
“Un’iniziativa doverosa per rispetto a quel personale che non indietreggia davanti alla guerra che oggi è chiamato a combattere (a mani nude)” spiega il leader del Si.N.A.P.Pe
“la misura varata appare essere parziale perché non tiene in debita considerazione il sacrificio di tutto quel personale che ha scelto di permanere in caserma e non fare rientro presso le proprie abitazioni, provandosi del conforto familiare in un momento così difficile, al precipuo scopo di proteggere gli affetti più cari da un rischio contagio che noi per primi non possiamo scongiurare. L’assenza di una diagnostica a tappeto (tamponi per tutti) o l’inadeguatezza e insufficienza dei DPI a disposizione alimentano serie e condivisibili paure relativamente al rischio di contagio”.
La rivendicazione sindacale è chiara e netta: Si disponga per tutto il personale di polizia penitenziaria la gratuità della caserma e il libero accesso alla mensa di servizio fino al cessare dello stato di emergenza!
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ALLOGGIO E MENSA GRATUITA PER I POLIZIOTTI PENITENZIARI IN QUARANTENA IN CASERMA! – Si.N.A.P.Pe: BENE, MA NON E’ SUFFICIENTE!
È di oggi la disposizione della Direzione Generale del Personale del DAP che dispone la gratuità dell’alloggio e del pasto per coloro i quali sono posti in quarantena o in isolamento fiduciario presso le caserme.
“Bene, ma non è sufficiente!” fa sapere il dott. Roberto SANTINI, Segretario Generale del Si.N.A.P.Pe che con una nota inviata al DGPR chiede l’estensione della misura a tutto il personale.
“Un’iniziativa doverosa per rispetto a quel personale che non indietreggia davanti alla guerra che oggi è chiamato a combattere (a mani nude)” spiega il leader del Si.N.A.P.Pe
“la misura varata appare essere parziale perché non tiene in debita considerazione il sacrificio di tutto quel personale che ha scelto di permanere in caserma e non fare rientro presso le proprie abitazioni, provandosi del conforto familiare in un momento così difficile, al precipuo scopo di proteggere gli affetti più cari da un rischio contagio che noi per primi non possiamo scongiurare. L’assenza di una diagnostica a tappeto (tamponi per tutti) o l’inadeguatezza e insufficienza dei DPI a disposizione alimentano serie e condivisibili paure relativamente al rischio di contagio”.
La rivendicazione sindacale è chiara e netta: Si disponga per tutto il personale di polizia penitenziaria la gratuità della caserma e il libero accesso alla mensa di servizio fino al cessare dello stato di emergenza!
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