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COMUNICATO DEL 30/10/2023 RIORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA:LA NUOVA FACCIA DEI PROVVEDITORATI REGIONALI DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

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COMUNICATO DEL 30/10/2023 RIORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA:LA NUOVA FACCIA DEI PROVVEDITORATI REGIONALI DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

Ottobre 30, 2023 Sinappe 0 Comments

I nostalgici ricorderanno quando i Provveditorati dell’Amministrazione Penitenziaria corrispondevano, salvo due sole eccezioni, alla geografia politica delle Regioni d’Italia.
I medesimi nostalgici ricorderanno come nel giugno del 2015 i Provveditorati vennero drasticamente ridotti e salvo poche eccezioni si procedette alla riscrittura di distretti, più o meno omogenei, con risultati che non hanno sempre reso agevole il lavoro all’interno degli stessi ove – si pensi, ad esempio – insistono più Governatori Regionali, più Aziende Sanitarie e via discorrendo.
A distanza di 8 anni e mezzo si assiste al tentativo di un ragionato restyling teso ad intervenire, seppur quota parte, sull’architettura di alcuni Provveditorati, coinvolgendo specificatamente i territori Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise.
Nello specifico, la volontà è quella di restituire individualità ai Provveditorati della Toscana e del Lazio e di creare un nuovo Provveditorato, con sede a Perugia, che faccia convogliare su di sé le competenze dell’Umbria, dell’Abruzzo e del Molise.
Un progetto che il Si.N.A.P.Pe saluta con favore, condividendo il ragionamento di quella parte politica che sottolinea come la regione Umbria abbia il rapporto più alto fra popolazione residente e popolazione detenuta.
Un’osservazione, questa, che da addetti ai lavori non possiamo non mettere in parallelo anche con valutazioni di tipo logistico.
Per altro il Si.N.A.P.Pe ebbe modo di esprimere ampie perplessità in merito al progetto del 2015, proprio in relazione alla composizione dei distretti che oggi si intende modificare.
Un’azione di Governo che “ci piace”, nella speranza che non resti un passo isolato sulla via della razionalizzazione ed a cui faccia eco l’impegno dell’Amministrazione ad ogni livello di un nuovo riassetto dei circuiti penitenziari regionali da ricucire addosso alle mutate conformazioni dei distretti e delle conseguenti mutate esigenze operative di questi ultimi.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

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