Sono romeni i tre pericolosi detenuti evasi nella serata di ieri, dal carcere fiorentino di Sollicciano. Ciocan Danut Costel, Bordeiano Costel e Doncin Constantin Catalin (questi i loro nomi), componenti di un’organizzazione specializzata in furti e spaccate, smantellata dai carabinieri tra Firenze e Lucca nei primi giorni di febbraio, avrebbero scavalcato il muro di cinta dopo aver lasciato la loro cella attraverso un buco praticato nella parete ed essersi calati nella maniera più classica, con un lenzuolo, nel cortile dei passeggi. Quasi sicuramente ad attenderli un complice in auto, che ne ha permesso il veloce allontanamento. L’allarme è scattato circa una mezz’ora dopo, quando gli agenti di turno si sono accorti dell’assenza dei tre durante un giro di controllo. Subito sono partite le ricerche, svolte anche con i cani molecolari del nucleo cinofili dei carabinieri di Firenze. Probabilmente ad agevolare la fuga, la momentanea assenza della sorveglianza sul muro di cinta, attualmente chiuso in quanto pericolante ed in attesa di essere ristrutturato. Un attesa che pari si perpetri da circa un anno e mezzo, durante il quale l’Amministrazione Penitenziaria, oltre a fare sopralluoghi, non ha provveduto all’attuazione dei lavori, indispensabili per garantire la sicurezza di un carcere così imponente. “L’ennesimo gravissimo episodio registrato nel giro di poco tempo” chiosa il Segretario Generale dott. Roberto SANTINI “non può che essere un altro campanello d’allarme che la situazione nei penitenziari italiani sta degenerando a vista d’occhio! L’Amministrazione” continua “deve affrontare e risolvere i tanti problemi denunciati, dalla carenza di organico all’assenza totale di sistemi di sicurezza che rendono le carceri nostrani collegi per educande!”
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COMUNICATO – FIRENZE SOLLICCIANO – Evasi tre pericolosi detenuti
Sono romeni i tre pericolosi detenuti evasi nella serata di ieri, dal carcere fiorentino di Sollicciano. Ciocan Danut Costel, Bordeiano Costel e Doncin Constantin Catalin (questi i loro nomi), componenti di un’organizzazione specializzata in furti e spaccate, smantellata dai carabinieri tra Firenze e Lucca nei primi giorni di febbraio, avrebbero scavalcato il muro di cinta dopo aver lasciato la loro cella attraverso un buco praticato nella parete ed essersi calati nella maniera più classica, con un lenzuolo, nel cortile dei passeggi. Quasi sicuramente ad attenderli un complice in auto, che ne ha permesso il veloce allontanamento. L’allarme è scattato circa una mezz’ora dopo, quando gli agenti di turno si sono accorti dell’assenza dei tre durante un giro di controllo. Subito sono partite le ricerche, svolte anche con i cani molecolari del nucleo cinofili dei carabinieri di Firenze. Probabilmente ad agevolare la fuga, la momentanea assenza della sorveglianza sul muro di cinta, attualmente chiuso in quanto pericolante ed in attesa di essere ristrutturato. Un attesa che pari si perpetri da circa un anno e mezzo, durante il quale l’Amministrazione Penitenziaria, oltre a fare sopralluoghi, non ha provveduto all’attuazione dei lavori, indispensabili per garantire la sicurezza di un carcere così imponente. “L’ennesimo gravissimo episodio registrato nel giro di poco tempo” chiosa il Segretario Generale dott. Roberto SANTINI “non può che essere un altro campanello d’allarme che la situazione nei penitenziari italiani sta degenerando a vista d’occhio! L’Amministrazione” continua “deve affrontare e risolvere i tanti problemi denunciati, dalla carenza di organico all’assenza totale di sistemi di sicurezza che rendono le carceri nostrani collegi per educande!”
Comunicato – evasione Firenze sollicciano 20.2.17
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