Si è tornati a confrontarsi sul tema della mobilità ordinaria e delle modifiche al PCD che ne regola tempi, criteri e punteggi.
Ancora una volta il Si.N.A.P.Pe – in ottica costruttiva – ha rappresentato le proprie perplessità sul testo anche a fronte delle limature conseguenti all’ultimo incontro.
Nella visione dell’Amministrazione resta in piedi l’inserimento della fattispecie della mobilità nazionale verso i NUCLEI (esclusi i nuclei locali) prevedendo anche punteggi aggiuntivi per coloro che sono in possesso della patente del Corpo e di alcuni attestati specifici. Tale progetto, allo stato attuale, non appare percorribile per Il Si.N.A.P.Pe almeno fino a quando non si sarà fatta chiarezza su molti aspetti concorrenti, soprattutto relativamente alla sorte del personale attualmente impiegato in detto settore. Bisogna evitare che venga a crearsi per il futuro un ibrido in cui convivano posizioni amministrative differenti anche in termini di durata dell’incarico. Contrarietà si è espressa sui punteggi aggiuntivi che potrebbero determinare iniquità nelle pari opportunità.
Non convince nemmeno il progetto dell’Amministrazione di consentire al solo personale “specializzato” di rientrare nella sede di specializzazione a seguito di promozione al ruolo superiore ottenuta con concorso interno. A parere il Si.N.A.P.Pe la restituzione alla sede di provenienza, in caso di concorso interno, deve essere a questo punto garantita a tutto il personale di polizia penitenziaria, per evitare la creazione di inique sacche di riserva di cui nemmeno si conosce la reale portata. Tale richiesta, evidentemente ha carattere provocatorio (per gli effetti di stallo che si creerebbero sulla mobilità ordinaria), ma lascia intendere la volontà del Si.N.A.P.Pe ad un approccio che sia il più equo possibile, a salvaguardia delle pari opportunità.
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PCD Mobilità: work in progress!
Si è tornati a confrontarsi sul tema della mobilità ordinaria e delle modifiche al PCD che ne regola tempi, criteri e punteggi.
Ancora una volta il Si.N.A.P.Pe – in ottica costruttiva – ha rappresentato le proprie perplessità sul testo anche a fronte delle limature conseguenti all’ultimo incontro.
Nella visione dell’Amministrazione resta in piedi l’inserimento della fattispecie della mobilità nazionale verso i NUCLEI (esclusi i nuclei locali) prevedendo anche punteggi aggiuntivi per coloro che sono in possesso della patente del Corpo e di alcuni attestati specifici. Tale progetto, allo stato attuale, non appare percorribile per Il Si.N.A.P.Pe almeno fino a quando non si sarà fatta chiarezza su molti aspetti concorrenti, soprattutto relativamente alla sorte del personale attualmente impiegato in detto settore. Bisogna evitare che venga a crearsi per il futuro un ibrido in cui convivano posizioni amministrative differenti anche in termini di durata dell’incarico. Contrarietà si è espressa sui punteggi aggiuntivi che potrebbero determinare iniquità nelle pari opportunità.
Non convince nemmeno il progetto dell’Amministrazione di consentire al solo personale “specializzato” di rientrare nella sede di specializzazione a seguito di promozione al ruolo superiore ottenuta con concorso interno. A parere il Si.N.A.P.Pe la restituzione alla sede di provenienza, in caso di concorso interno, deve essere a questo punto garantita a tutto il personale di polizia penitenziaria, per evitare la creazione di inique sacche di riserva di cui nemmeno si conosce la reale portata. Tale richiesta, evidentemente ha carattere provocatorio (per gli effetti di stallo che si creerebbero sulla mobilità ordinaria), ma lascia intendere la volontà del Si.N.A.P.Pe ad un approccio che sia il più equo possibile, a salvaguardia delle pari opportunità.
Il tutto è ancora work in progress!
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