Sig. Capo Dipartimento, con sconcerto apprendiamo dagli organi di stampa provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria per fatti riguardanti l’Istituto Penale per Minorenni di Milano. Si parla di provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi nei confronti di 13 agenti della Polizia Penitenziaria attualmente in servizio presso l’Istituto Penale per Minorenni di Milano e di ulteriori 8 agenti sottoposti alla misura della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici, in servizio, all’epoca dei fatti contestati, nel penitenziario minorile. Accanto a questa ennesima brutta pagina, richiamiamo l’attenzione della S.V. sulla criticità organizzativa che, già prima di questo evento, era particolarmente grave. La carenza di personale (che ha portato all’azzeramento degli uffici di esecuzione penale esterna del territorio lombardo in concomitanza con l’apertura del nuovo padiglione detentivo) unito all’annoso sovraffollamento carcerario minorile, fa del penitenziario milanese una “bomba” pronta all’esplosione. Si ritiene necessario, per l’appunto, procedere ad intraprendere ogni idoneo strumento per integrare il personale dell’I.P.M. di Milano, in maniera autonoma o in concorrenza con il D.A.P. qualora la scarsità del reparto della Giustizia Minorile non lo permetta, procedura simile a quanto accaduto per altre realtà della nazione (vedi Biella e Ivrea).
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I.P.M. Milano – Arresti e sospensioni – criticità organizzative – richiesta invio personale
Sig. Capo Dipartimento,
con sconcerto apprendiamo dagli organi di stampa provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria per fatti riguardanti l’Istituto Penale per Minorenni di Milano. Si parla di provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi nei confronti di 13 agenti della Polizia Penitenziaria attualmente in servizio presso l’Istituto Penale per Minorenni di Milano e di ulteriori 8 agenti sottoposti alla misura della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici, in servizio, all’epoca dei fatti contestati, nel penitenziario minorile.
Accanto a questa ennesima brutta pagina, richiamiamo l’attenzione della S.V. sulla criticità organizzativa che, già prima di questo evento, era particolarmente grave. La carenza di personale (che ha portato all’azzeramento degli uffici di esecuzione penale esterna del territorio lombardo in concomitanza con l’apertura del nuovo padiglione detentivo) unito all’annoso sovraffollamento carcerario minorile, fa del penitenziario milanese una “bomba” pronta all’esplosione.
Si ritiene necessario, per l’appunto, procedere ad intraprendere ogni idoneo strumento per integrare il personale dell’I.P.M. di Milano, in maniera autonoma o in concorrenza con il D.A.P. qualora la scarsità del reparto della Giustizia Minorile non lo permetta, procedura simile a quanto accaduto per altre realtà della nazione (vedi Biella e Ivrea).
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