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I.P.M. Bologna – Problematiche Gestionali

Dicembre 15, 2014 Sinappe Comments Off

Egregie Autorità , Lo scrivente Coordinamento Nazionale Si.N.A.P.Pe, ancora una volta deve intervenire per rappresentare una serie di episodi che si starebbero verificando, da circa un anno, presso l’I.P.M. di Bologna minando la serenità del personale ivi in servizio che, già operano in condizioni estreme, all’interno di un cantiere perenne predisposto, anni fa, per la ristrutturazione dell’intera struttura, in condizioni di cronica carenza d’organico e senza un comandante titolare che dia continuità e stabilità alle vigenti procedure operative. Come se non bastasse il personale di polizia penitenziaria lamenta da tempo un inasprimento dei rapporti gerarchici ed una rigidità nell’applicazione di ordini e disposizioni di servizio che non tiene conto della carenza di personale che ne rende difficoltosa la pedissequa osservanza. Ci è stato, inoltre, segnalato come nel mese di marzo c.a., presso la portineria, sia stato istituito un registro per gli ingressi e le uscite del personale, che ha comportato un esponenziale aumento dei carichi di lavoro del personale addetto, il quale oltre a tutte le altre incombenze già assegnategli e contestualmente alle stesse, deve riportare, sull’apposito registro cartaceo, ogni movimento del personale da e per l’Istituto (UNA FOLLIA!!!). Tale unilaterale modifica dei carichi di lavoro del personale di servizio in portineria sarebbe più funzionante attraverso una disposizione/ordine di servizio, senza inviare neppure la prevista informazione preventiva ne convocare le OO.SS. di categoria. In Aprile c’è stato poi un’ulteriore irrigidimento delle procedure stavolta inerenti la concessione del buono pasto a seguito dell’emanazione della circolare nr. 14404 del 18 aprile 2014 della Direzione Generale del Personale la quale, contrariamente a quanto disposto con l’O. di S. nr. 60 del 30/04/14, ribadendo di fatto che non può essere data una interpretazione rigida e asettica delle norme in materia, afferma testualmente che “l’individuazione dei posti di servizio per i quali è prevista, o meno, la sostituzione in caso di allontanamento, anche temporaneo, con il conseguente obbligo, o meno, di recupero del tempo impiegato per la fruizione della MOS ricade nella responsabilità dell’Autorità Dirigente, e deve riferirsi alla concreta realtà dell’Istituto”.
Come per la modifica dell’organizzazione di lavoro della portineria, anche rispetto ai nuovi criteri per l’elargizione del buono pasto che hanno variato le precedenti disposizioni in materia, non si è proceduto alla prevista convocazione sindacale, ai sensi dell’art. 4 comma 3 dell’AQN, seppur invocata da alcune OO.SS. Per non parlare delle numerose aggressione subite dal personale di polizia penitenziaria da parte dei minori ristretti, a seguito delle quali, ad una parte del personale inviato alla CMO tramite modello “C” non sarebbe stata riconosciuta la causa di servizio per la mancata o carente istruttoria di Direttore e/o Comandante di Reparto. Dulcis in fundo, dobbiamo riportarle l’ultima lamentela pervenuta dal personale in servizio: sovvertendo la prassi previgente, per selezionare i poliziotti a cui concedere un periodo di C.O. in uno dei due scaglioni del piano ferie natalizio, anziché fare riferimento alle ferie concesse ad ognuno degli interessati negli anni precedenti, si è proceduto ad un non previsto e discriminatorio sorteggio che viola tutte le norme contrattuali in materia di equità e trasparenza dell’azione amministrativa. Crediamo, inoltre, che l’adozione di tale prassi rappresenti una violazione gravissima delle relazioni sindacali, alla quale porre immediato rimedio volendo ripristinare un clima sereno e di interlocuzione leale tra le parti, partendo dal ripristino delle precedenti procedure in ordine alla concessione delle ferie natalizie e dalla programmazione di un incontro sindacale in cui discutere di tutto quanto esposto in precedenza. In assenza di formali rassicurazioni entro l’inizio del piano ferie natalizio, ci vedremo costretti a comunicare lo stato di agitazione ed a mettere in atto tutte le azioni sindacali previste. Si resta in attesa di urgente riscontro. Cordiali Saluti

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