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Casa Circondariale di Brescia – situazione di criticità

Novembre 11, 2015 Sinappe 0 Comments

Egregio Provveditore Risale a poco meno di un mese fa l’ultimo intervento di questa Segreteria Generale in relazione agli accadimenti della Casa Circondariale di Brescia, con particolare riferimento alla gestione del personale. In quell’occasione si impugnava l’autonoma ed unilaterale modifica dell’organizzazione del lavoro senza il doveroso passaggio al tavolo sindacale, salvo poi registrare una seppur tardiva convocazione delle parti per la discussione del tema, attinente appunto alla modifica delle unità operative.
Nonostante lo stato di agitazione già proclamato e la dichiarata interruzione delle relazioni sindacali con la direzione bresciana, il 28 ottobre u.s. la delegazione del Si.N.A.P.Pe ha ritenuto comunque di prendere parte ai lavori, per mero senso di responsabilità e attesa la delicatezza della materia, dichiarando sin da subito, motivatamente, la propria contrarietà al progetto presentato dalla parte pubblica, non rispondente ai criteri di efficienza e alle esigenze rappresentate dal personale. Son bastati pochi giorni sul campo per comprovare quanto sostenuto da questa Organizzazione in relazione all’inadeguatezza del progetto, che si è immediatamente tradotto in una involuzione nell’organizzazione del servizio; se fino a qualche tempo si riuscivano a garantire al personale del servizio a turno almeno due risposi festivi al mese, già dal mese di novembre questa regola, che era stato un obbiettivo raggiunto proprio in sede di contrattazione sindacale, ha conosciuto la sua eclissi.
Orbene, detta involuzione non fa che alimentare il clima di tensione che si registra nell’istituto bresciano ove è sempre crescente il numero di assenze; dato, questo, che non può non considerarsi come reale termometro dello stato delle cose. Del pari risulterebbero aumentate le convalescenze di lungo corso dovute a stress lavorativo; situazione, questa, che ove confermata costituirebbe un allarme non sottovalutabile da chi comunque ha la responsabilità di un intero territorio. Si inseriscono in questo medesimo contesto gli ultimi eventi critici e l’alterco intervenuto fra personale in servizio. Non vuole di certo biasimarsi il comportamento dei protagonisti, ma il quadro merita di essere analizzato nella propria interezza.
A fronte di ciò si ritorna ad affidare alla corrispondenza epistolare le paure e le doglianze del personale di polizia penitenziaria del reparto bresciano e ancora una volta si investe della questione codesto Provveditore Regionale, da un lato per tenere alta l’attenzione sul territorio e dall’altra per sollecitare un intervento che pare non essere oltremodo procrastinabile.
Si rinnova dunque un pronto interessamento volto all’analisi compiuta degli accadimenti della Casa Circondariale di Brescia, prendendo in seria considerazione il malessere generalizzato espresso dal personale colà operante.
In attesa di un cortese cenno di riscontro, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

Casa Circondariale di Brescia – situazione di criticità

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