Egregio Provveditore,
pare assimilabile ad una saga infinita la questione delle infiltrazioni di acqua piovana che ciclicamente interessano parte delle strutture costituenti il complesso penitenziario cremonese, fino a determinarne l’inutilizzabilità.
Questa volta la questione interessa (come è noto, trattandosi di situazione datata nel tempo) il plesso della Caserma Agenti, palazzina che ospita anche i locali adibiti a sala convegno.
Le infiltrazioni, che avevano già determinato la dismissione del piano altro della palazzina dichiarato inagibile, continuano ad invadere la struttura, fino a filtrare sino al piano terra.
La questione si intreccia, in una trama beffarda, con altra questione affrontata da lungo tempo da questa Organizzazione, ovvero quella relativa alla riapertura dello spaccio.
Dopo le numerose insistenze di questa Sigla, la Direzione si era finalmente attivata per giungere all’individuazione e alla nomina del “gestore spaccio” anche opportunamente formato, ma quando la questione sembrava volgere a risoluzione si apprende delle infiltrazioni di cui sopra che impediscono dunque la riapertura del servizio.
Ecco che i due nodi irrisoti della Casa Circondariale di Cremona si intrecciano dando vita ad un unico e più grande problema, tutto ricadente sul personale di polizia penitenziaria che ne paga le conseguenze: spaccio chiuso e infiltrazioni piovane finanche nel piano della caserma occupato dal personale a titolo oneroso; il tutto con buona pace del “benessere del personale” cui le stesse norme contrattualistiche riconoscono ogni rilevanza.
Per quanto in narrazione, con la presente si sollecita un immediato sopralluogo dell’ufficio tecnico per la valutazione in via di urgenza e straordinarietà dei lavori di manutenzione dello stabile in discussione per l’immediato ripristino dello stato dei luoghi. Ciò anche in considerazione del fatto che l’umidità che si è creata all’interno degli spazi alloggiativi è di certo insalubre per gli occupanti.
Si resta in attesa di urgente riscontro.
Distinti saluti
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Casa Circondariale di Cremona – questione “spaccio” – infiltrazioni di acqua pluvia nel plesso Caserma
Egregio Provveditore,
pare assimilabile ad una saga infinita la questione delle infiltrazioni di acqua piovana che ciclicamente interessano parte delle strutture costituenti il complesso penitenziario cremonese, fino a determinarne l’inutilizzabilità.
Questa volta la questione interessa (come è noto, trattandosi di situazione datata nel tempo) il plesso della Caserma Agenti, palazzina che ospita anche i locali adibiti a sala convegno.
Le infiltrazioni, che avevano già determinato la dismissione del piano altro della palazzina dichiarato inagibile, continuano ad invadere la struttura, fino a filtrare sino al piano terra.
La questione si intreccia, in una trama beffarda, con altra questione affrontata da lungo tempo da questa Organizzazione, ovvero quella relativa alla riapertura dello spaccio.
Dopo le numerose insistenze di questa Sigla, la Direzione si era finalmente attivata per giungere all’individuazione e alla nomina del “gestore spaccio” anche opportunamente formato, ma quando la questione sembrava volgere a risoluzione si apprende delle infiltrazioni di cui sopra che impediscono dunque la riapertura del servizio.
Ecco che i due nodi irrisoti della Casa Circondariale di Cremona si intrecciano dando vita ad un unico e più grande problema, tutto ricadente sul personale di polizia penitenziaria che ne paga le conseguenze: spaccio chiuso e infiltrazioni piovane finanche nel piano della caserma occupato dal personale a titolo oneroso; il tutto con buona pace del “benessere del personale” cui le stesse norme contrattualistiche riconoscono ogni rilevanza.
Per quanto in narrazione, con la presente si sollecita un immediato sopralluogo dell’ufficio tecnico per la valutazione in via di urgenza e straordinarietà dei lavori di manutenzione dello stabile in discussione per l’immediato ripristino dello stato dei luoghi. Ciò anche in considerazione del fatto che l’umidità che si è creata all’interno degli spazi alloggiativi è di certo insalubre per gli occupanti.
Si resta in attesa di urgente riscontro.
Distinti saluti
Casa Circondariale di Cremona – questione “spaccio” – infiltrazioni di acqua pluvia nel plesso Caserma
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