Discriminazione di Genere nel Corpo di Polizia Penitenziaria - Ruolo degli Ispettori. Alcune riflessioni a seguito dell'emanazione del PCD 24/09/2024.
In EvidenzaDiscriminazione di Genere nel Corpo di Polizia Penitenziaria – Ruolo degli Ispettori. Alcune riflessioni a seguito dell’emanazione del PCD 24/09/2024.
Discriminazione di Genere nel Corpo di Polizia Penitenziaria – Ruolo degli Ispettori. Alcune riflessioni a seguito dell’emanazione del PCD 24/09/2024.
Con riferimento al P.C.D. del 24 settembre 2024, relativo alla dotazione organica del Nucleo Investigativo Centrale, si ritiene opportuno sollevare una questione di estrema rilevanza, che continua a perdurare all’interno del Corpo di Polizia Penitenziaria: la discriminazione che colpisce il personale femminile, con particolare attenzione al ruolo di Ispettore.
Il ruolo di Ispettore, oltre a essere di concetto, è anche una posizione di Ufficiale di Polizia Giudiziaria, fondamentale per la gestione delle indagini e la sicurezza negli istituti penitenziari. Tuttavia, nonostante la complessità e la responsabilità di tale incarico, le appartenenti al ruolo femminile continuano a subire una chiara disparità rispetto ai colleghi uomini. In ogni concorso, infatti, le aliquote riservate al personale femminile risultano sistematicamente inferiori rispetto a quelle destinate agli uomini. Tale prassi si configura come una forma di discriminazione di genere non giustificabile in alcun modo, considerando che le competenze, le capacità e le responsabilità delle Ispettrici sono equivalenti a quelle degli uomini.
Questa disparità non solo compromette i diritti del personale femminile, ma rappresenta anche un ostacolo al corretto funzionamento dell’intero Corpo, che dovrebbe fondarsi su principi di equità e meritocrazia. È necessario che i criteri di assegnazione delle aliquote vengano rivisti, garantendo che le donne possano partecipare ai concorsi con le stesse condizioni e possibilità dei colleghi uomini, in piena conformità con i principi costituzionali e le normative internazionali in materia di parità di genere.
Pertanto, la presente Organizzazione Sindacale chiede un immediato intervento da parte delle Autorità competenti affinché venga ristabilito il giusto equilibrio nella distribuzione delle aliquote concorsuali, garantendo a tutto il personale, senza alcuna distinzione di genere, pari opportunità e possibilità di crescita professionale.
Con l’auspicio che questa istanza possa essere considerata con la dovuta attenzione, restiamo a disposizione per qualsiasi confronto e approfondimento sul tema.
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Discriminazione di Genere nel Corpo di Polizia Penitenziaria – Ruolo degli Ispettori. Alcune riflessioni a seguito dell’emanazione del PCD 24/09/2024.
Con riferimento al P.C.D. del 24 settembre 2024, relativo alla dotazione organica del Nucleo Investigativo Centrale, si ritiene opportuno sollevare una questione di estrema rilevanza, che continua a perdurare all’interno del Corpo di Polizia Penitenziaria: la discriminazione che colpisce il personale femminile, con particolare attenzione al ruolo di Ispettore.
Il ruolo di Ispettore, oltre a essere di concetto, è anche una posizione di Ufficiale di Polizia Giudiziaria, fondamentale per la gestione delle indagini e la sicurezza negli istituti penitenziari. Tuttavia, nonostante la complessità e la responsabilità di tale incarico, le appartenenti al ruolo femminile continuano a subire una chiara disparità rispetto ai colleghi uomini. In ogni concorso, infatti, le aliquote riservate al personale femminile risultano sistematicamente inferiori rispetto a quelle destinate agli uomini. Tale prassi si configura come una forma di discriminazione di genere non giustificabile in alcun modo, considerando che le competenze, le capacità e le responsabilità delle Ispettrici sono equivalenti a quelle degli uomini.
Questa disparità non solo compromette i diritti del personale femminile, ma rappresenta anche un ostacolo al corretto funzionamento dell’intero Corpo, che dovrebbe fondarsi su principi di equità e meritocrazia. È necessario che i criteri di assegnazione delle aliquote vengano rivisti, garantendo che le donne possano partecipare ai concorsi con le stesse condizioni e possibilità dei colleghi uomini, in piena conformità con i principi costituzionali e le normative internazionali in materia di parità di genere.
Pertanto, la presente Organizzazione Sindacale chiede un immediato intervento da parte delle Autorità competenti affinché venga ristabilito il giusto equilibrio nella distribuzione delle aliquote concorsuali, garantendo a tutto il personale, senza alcuna distinzione di genere, pari opportunità e possibilità di crescita professionale.
Con l’auspicio che questa istanza possa essere considerata con la dovuta attenzione, restiamo a disposizione per qualsiasi confronto e approfondimento sul tema.
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