Egregio Direttore,
con riferimento a quanto in oggetto, questa Segreteria Regionale non può che
dichiararsi insoddisfatta di quanto osservato a riscontro della nota prot. n° 31/2015/SP-PR
della nostra segreteria provinciale.
Difatti, pur prendendo atto delle argomentazioni di codesto Direttore in merito
all’impossibilità di sostituire altrimenti coordinatore e vice coordinatore del NTP, entrambe
in ferie verso la fine del mese di Agosto, non si comprende il motivo per cui la scelta del
sostituto non sia caduta su uno dei commissari presenti nello stesso periodo in Istituto,
affidando, viceversa, l’incarico ad un sovrintendente che mai lo aveva svolto.
Come non ci spieghiamo la decisione di accordare le ferie nello stesso periodo a
responsabili e vice di altre Unità Operative, tanto che verso la fine del mese di agosto era
quasi impossibile trovare in servizio responsabili di Uffici o Unità Operative.
Tutto ciò si pone in netta antitesi rispetto alla decisione di irrigidire le modalità di
concessione delle ferie per il resto del personale.
Come non ci spieghiamo le modalità di concessione dello straordinario. Ci risulta, ad
esempio, che gli addetti ai singoli servizi possano fruire della mensa solo in determinate
circostanze dettate dalle vigenti norme di legge e circolari ministeriali.
Al contrario abbiamo notato che ad altro personale sia consentito programmare
l’effettuazione dello straordinario che spesso corrisponde per di più al tempo impiegato
per consumare il pasto. Sembrerebbe, difatti, che taluni responsabili e addetti, comandati
nel turno 8/14, si trattengano in servizio, dopo aver fruito della MOS, fino alle ore 15:00
circa, vedendosi conteggiare il tempo trascorso a lavoro oltre le ore 14:00 come
straordinario e non, ad esempio, come recupero dell’orario impiegato per consumare il
pasto (diverso è il caso di chi si trattiene in servizio fino alle ore 16:00 o oltre, per
l’espletamento di pratiche d’ufficio urgenti e non rinviabili, al quale va tutto il nostro
apprezzamento e ringraziamento per l’abnegazione e lo spirito di sacrificio evidenziati in
servizio). In tali casi, a nostro avviso, al fine di garantire una maggiore copertura oraria del
servizio ed evitare l’eccessivo consumo di straordinario si potrebbe organizzare
diversamente e meglio gli orari di lavoro, soprattutto laddove addetti o responsabili sono
in numero pari o superiore a due, magari affiancando all’8/14 un turno di 10/16.
Tornando alla nota di cui all’oggetto, siamo viceversa stupiti favorevolmente da quanto
da lei affermato in merito alle informazioni riservate che, a suo dire,“devono trovare la
propria tutela e salvaguardia nel rispetto del Segreto d’Ufficio cui tutto il personale di
Polizia Penitenziaria è tenuto ai sensi dell’art. 18 D.P.R. n.82/1999”, in quanto
corrispondente in pieno a quanto da questa O.S. sostenuto da tempo, spesso in solitudine,
ad esempio circa la necessità di impiegare il personale nei vari posti di servizio in maniera
equa e trasparente, rivedendo gli accordi locali in merito ai colleghi assegnati alle aree
riservate dei singoli uffici (specificità unica in regione) che non sono ad oggi soggetti a
rotazione.
Per quanto riguarda le valutazioni da compiere ai sensi del D.lgs 81/2008 si chiede di
voler interessare le figure preposte (RSPP, medico competente e rls), al fine di adottare le
più giuste determinazioni in merito alla salute ed alla sicurezza del personale.
In attesa di riscontro, si porgono distinti saluti.
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II.PP. di Parma – nota Direzione prot. n° 39011 del 02.09.15
Egregio Direttore,
con riferimento a quanto in oggetto, questa Segreteria Regionale non può che
dichiararsi insoddisfatta di quanto osservato a riscontro della nota prot. n° 31/2015/SP-PR
della nostra segreteria provinciale.
Difatti, pur prendendo atto delle argomentazioni di codesto Direttore in merito
all’impossibilità di sostituire altrimenti coordinatore e vice coordinatore del NTP, entrambe
in ferie verso la fine del mese di Agosto, non si comprende il motivo per cui la scelta del
sostituto non sia caduta su uno dei commissari presenti nello stesso periodo in Istituto,
affidando, viceversa, l’incarico ad un sovrintendente che mai lo aveva svolto.
Come non ci spieghiamo la decisione di accordare le ferie nello stesso periodo a
responsabili e vice di altre Unità Operative, tanto che verso la fine del mese di agosto era
quasi impossibile trovare in servizio responsabili di Uffici o Unità Operative.
Tutto ciò si pone in netta antitesi rispetto alla decisione di irrigidire le modalità di
concessione delle ferie per il resto del personale.
Come non ci spieghiamo le modalità di concessione dello straordinario. Ci risulta, ad
esempio, che gli addetti ai singoli servizi possano fruire della mensa solo in determinate
circostanze dettate dalle vigenti norme di legge e circolari ministeriali.
Al contrario abbiamo notato che ad altro personale sia consentito programmare
l’effettuazione dello straordinario che spesso corrisponde per di più al tempo impiegato
per consumare il pasto. Sembrerebbe, difatti, che taluni responsabili e addetti, comandati
nel turno 8/14, si trattengano in servizio, dopo aver fruito della MOS, fino alle ore 15:00
circa, vedendosi conteggiare il tempo trascorso a lavoro oltre le ore 14:00 come
straordinario e non, ad esempio, come recupero dell’orario impiegato per consumare il
pasto (diverso è il caso di chi si trattiene in servizio fino alle ore 16:00 o oltre, per
l’espletamento di pratiche d’ufficio urgenti e non rinviabili, al quale va tutto il nostro
apprezzamento e ringraziamento per l’abnegazione e lo spirito di sacrificio evidenziati in
servizio). In tali casi, a nostro avviso, al fine di garantire una maggiore copertura oraria del
servizio ed evitare l’eccessivo consumo di straordinario si potrebbe organizzare
diversamente e meglio gli orari di lavoro, soprattutto laddove addetti o responsabili sono
in numero pari o superiore a due, magari affiancando all’8/14 un turno di 10/16.
Tornando alla nota di cui all’oggetto, siamo viceversa stupiti favorevolmente da quanto
da lei affermato in merito alle informazioni riservate che, a suo dire,“devono trovare la
propria tutela e salvaguardia nel rispetto del Segreto d’Ufficio cui tutto il personale di
Polizia Penitenziaria è tenuto ai sensi dell’art. 18 D.P.R. n.82/1999”, in quanto
corrispondente in pieno a quanto da questa O.S. sostenuto da tempo, spesso in solitudine,
ad esempio circa la necessità di impiegare il personale nei vari posti di servizio in maniera
equa e trasparente, rivedendo gli accordi locali in merito ai colleghi assegnati alle aree
riservate dei singoli uffici (specificità unica in regione) che non sono ad oggi soggetti a
rotazione.
Per quanto riguarda le valutazioni da compiere ai sensi del D.lgs 81/2008 si chiede di
voler interessare le figure preposte (RSPP, medico competente e rls), al fine di adottare le
più giuste determinazioni in merito alla salute ed alla sicurezza del personale.
In attesa di riscontro, si porgono distinti saluti.
II.PP. di Parma – nota Direzione prot. n° 39011 del 02.09.15
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