Con la presente, il sottoscritto Segretario Nazionale dà comunicazione, alla
SS.VV., dell’avvenuta interruzione delle trattative sindacali con il Sig. Provveditore
Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Sicilia, a far data dal 14 marzo
’2017. La trattazione di cui in oggetto era relativa al resoconto mobilità NN.TT.PP. ,
nonché proposta modifiche Protocollo di Organizzazione del Servizio Traduzioni e
Piantonamenti della Regione Sicilia , interpelli interni personale cariche fisse
NN.TT.PP., interpelli Uffici provveditoriali.
La causa di tale decisione, necessaria se non obbligata, è da rinvenirsi nella
condotta di forte intransigenza e chiusura, adottata dal medesimo Organo Regionale.
Nel corso dei diversi incontri tenutisi presso la sede del PRAP – Sicilia, ed in
particolare, quello svoltosi in data 06 marzo 2017, la scrivente sigla sindacale nonché
il SAPPE, UIL, CNPP, hanno chiaramente denunciato la palese difformità, nonché una
disparità di trattamento nell’applicazione del protocollo regionale sull’organizzazione del servizio traduzioni e piantonamenti, e del protocollo d’intesa Regionale
sottoscritto nel mese di luglio 2017, con le relative all’applicazione del nuovo modello
operativo del servizio traduzioni e piantonamenti, ed in particolare alla mobilità dei
nuclei regionali, sottolineando inoltre, come tale protocollo fosse stato causa di
disorganizzazione generale tra i Nuclei di tutta la Regione, creando conseguente,
forte, disagio e difficoltà nella gestione del personale e organizzazione dei relativi
servizi, con una sperequazione di risorse umane tra istituti penitenziari e nuclei
regionali da parte dell’ufficio Sicurezza e Traduzioni del P.R.A.P Palermo.
A fronte di siffatte lagnanze, il provveditore regionale, pur riconoscendo gli
errori commessi dall’Amministrazione Regionale e Locali, si rifiuta di revocare i
provvedimenti emanati difformemente agli accordi siglati a livello Regionale, con tutte
le OO.SS., ad eccezione del Si.N.A.P.Pe, e chiedendo alle OO.SS., di sanare il tutto, e
ripartire, cioè apportando delle modifiche al protocollo dei nuclei regionali.
In data 08 marzo il provveditore regionale convoca le OO.SS.,in un tavolo
tecnico, per affrontare le problematiche sorte in data 06 marzo.
Durante l’incontro, il Si.N.A.P.Pe e il C.N.P.P, abbandonavano detto tavolo non
sottoscrivendo tale accordo, in quanto l’Amministrazione si limita ad accogliere
quanto rappresentato da alcune OO.SS., inerenti ai provvedimenti emanati
dall’Autorità Dirigente di Siracusa per la mobilità del nucleo N.T.P e si rendeva
disponibile a fare i dovuti correttivi , al contrario, si rifiutava di entrare nel merito per
quanto segnalato da questa O.S., e dal C.N.P.P e Uil ,in merito ai provvedimenti
emanati dall’Autorità Dirigente del Pagliarelli Palermo, inerenti alla mobilità N.T.P.,
anche se detti provvedimenti contrastano con il protocollo dei nuclei regionali e il
P.I.R.
In data 14 marzo durante l’incontro regionale ,il provveditore al fine di
accontentare qualche O.S., comunicava al tavolo regionale, che visto quanto emerso
nel tavolo tecnico, si era adoperato personalmente, intervenendo direttamente con
l’Autorità Dirigente di Siracusa, di cui la stessa aveva assicurato la propria disponibilità
nell’adoperarsi a fare i dovuti correttivi in merito.
Il Si.N.A.P.Pe, restando fermo sulle proprie posizioni ,ed evidenziando una netta
disparità di trattamento , ha insistito nel richiedere pari opportunità al personale, ed il
rispetto degli accordi sindacali siglati a livello regionale inerenti alla mobilità degli
N.T.P Regionali , chiedendo e si chiede:
a) La revoca dell’ ordine di servizio 190 del 30 settembre 2016.
B)La revoca dell’ ordine di servizio 232 del 17 novembre 2016.
c) La revoca dell’ ordine di servizio 20 del 20 gennaio 2017.
d)La revoca dell’ ordine di servizio24 del 25 gennaio 2017.
e) La revoca dell’ ordine di servizio 25 del 25 gennaio 2017.
f) La revoca dell’ ordine di servizio 14 del 13 gennaio 2017.
Ancora, il Provveditore Regionale di Palermo non ha, a oggi, messo in atto delle
strategia decisionali stabili e univoche con sommo disagio delle stesse relazioni fra
questa O.S e lo stesso Provveditore.
Un appunto va fatto anche sull’Ufficio del Personale della Polizia Penitenziaria
del Provveditorato regionale di Palermo, in particolar modo riferito alle motivazioni dei
distacchi inerente al personale che riveste una carica Sindacale Regionale.
La regione Sicilia soffre di una considerevole carenza di Personale, è la Regione
che accoglie il maggior numero di strutture penitenziarie e che, inevitabilmente,
subisce le conseguenze negative del sovraffollamento.
Se la presenza di circa 7000 detenuti a fronte di una capienza pari a 5500, se la
carenza di oltre 1000 poliziotti penitenziari, da sole non bastano a far comprendere
che occorre una svolta politica indirizzata ad una maggiore collaborazione con i
sindacati e alla ricerca degli strumenti adatti a ridare sicurezza al nostro sistema
penitenziario, allora a pagare continueranno ad essere i nostri poliziotti penitenziari,
vittime della politica dell’indifferenza e del risanamento economico del Paese.
Oltre a ribadire la posizione politica preannunciata durante l’incontro
dell’14.03.2017 e successive comunicazioni, si fa presente che, qualora
questa Segreteria Nazionale non verrà convocata dagli Uffici Dipartimentali,
nostro malgrado, sarà costretta a organizzare una manifestazione di
protesta verso i palazzi romani per denunciare il nostro disappunto sulla
gestione degli Istituti di Pena e del Personale della regione Sicilia.
Vista l’indifferenza anche degli Uffici Provveditoriali ;
considerato che questa Segreteria Nazionale è oramai profondamente convinta
dell’inefficienza e inefficacia dell’azione dell’Amministrazione penitenziaria regionale,;
sentiti i pareri di tutte le strutture territoriali nella regione Sicilia ,
Comunicano un SIT-IN DI PROTESTA ad oltranza con gazebo in data 29.marzo
2017.
Con il presente atto, questa O.S., intende ribadire lo stato di agitazione e
interrompere ogni trattativa sindacale con l’Amministrazione Regionale. Si chiede,
inoltre, con urgenza, un incontro con le SS.LL. al fine di potere trovare la giusta
soluzione alla condizione di forte malessere e disagio che interessa l’intero Personale
che presta servizio nei penitenziari siciliani.
Al presente seguirà ulteriore documento programmato, nel quale verranno
denunciate le inefficienze del sistema penitenziario siciliano.
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PRAP PALERMO – Stato di agitazione con sit-in di protesta
Con la presente, il sottoscritto Segretario Nazionale dà comunicazione, alla
SS.VV., dell’avvenuta interruzione delle trattative sindacali con il Sig. Provveditore
Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Sicilia, a far data dal 14 marzo
’2017. La trattazione di cui in oggetto era relativa al resoconto mobilità NN.TT.PP. ,
nonché proposta modifiche Protocollo di Organizzazione del Servizio Traduzioni e
Piantonamenti della Regione Sicilia , interpelli interni personale cariche fisse
NN.TT.PP., interpelli Uffici provveditoriali.
La causa di tale decisione, necessaria se non obbligata, è da rinvenirsi nella
condotta di forte intransigenza e chiusura, adottata dal medesimo Organo Regionale.
Nel corso dei diversi incontri tenutisi presso la sede del PRAP – Sicilia, ed in
particolare, quello svoltosi in data 06 marzo 2017, la scrivente sigla sindacale nonché
il SAPPE, UIL, CNPP, hanno chiaramente denunciato la palese difformità, nonché una
disparità di trattamento nell’applicazione del protocollo regionale sull’organizzazione del servizio traduzioni e piantonamenti, e del protocollo d’intesa Regionale
sottoscritto nel mese di luglio 2017, con le relative all’applicazione del nuovo modello
operativo del servizio traduzioni e piantonamenti, ed in particolare alla mobilità dei
nuclei regionali, sottolineando inoltre, come tale protocollo fosse stato causa di
disorganizzazione generale tra i Nuclei di tutta la Regione, creando conseguente,
forte, disagio e difficoltà nella gestione del personale e organizzazione dei relativi
servizi, con una sperequazione di risorse umane tra istituti penitenziari e nuclei
regionali da parte dell’ufficio Sicurezza e Traduzioni del P.R.A.P Palermo.
A fronte di siffatte lagnanze, il provveditore regionale, pur riconoscendo gli
errori commessi dall’Amministrazione Regionale e Locali, si rifiuta di revocare i
provvedimenti emanati difformemente agli accordi siglati a livello Regionale, con tutte
le OO.SS., ad eccezione del Si.N.A.P.Pe, e chiedendo alle OO.SS., di sanare il tutto, e
ripartire, cioè apportando delle modifiche al protocollo dei nuclei regionali.
In data 08 marzo il provveditore regionale convoca le OO.SS.,in un tavolo
tecnico, per affrontare le problematiche sorte in data 06 marzo.
Durante l’incontro, il Si.N.A.P.Pe e il C.N.P.P, abbandonavano detto tavolo non
sottoscrivendo tale accordo, in quanto l’Amministrazione si limita ad accogliere
quanto rappresentato da alcune OO.SS., inerenti ai provvedimenti emanati
dall’Autorità Dirigente di Siracusa per la mobilità del nucleo N.T.P e si rendeva
disponibile a fare i dovuti correttivi , al contrario, si rifiutava di entrare nel merito per
quanto segnalato da questa O.S., e dal C.N.P.P e Uil ,in merito ai provvedimenti
emanati dall’Autorità Dirigente del Pagliarelli Palermo, inerenti alla mobilità N.T.P.,
anche se detti provvedimenti contrastano con il protocollo dei nuclei regionali e il
P.I.R.
In data 14 marzo durante l’incontro regionale ,il provveditore al fine di
accontentare qualche O.S., comunicava al tavolo regionale, che visto quanto emerso
nel tavolo tecnico, si era adoperato personalmente, intervenendo direttamente con
l’Autorità Dirigente di Siracusa, di cui la stessa aveva assicurato la propria disponibilità
nell’adoperarsi a fare i dovuti correttivi in merito.
Il Si.N.A.P.Pe, restando fermo sulle proprie posizioni ,ed evidenziando una netta
disparità di trattamento , ha insistito nel richiedere pari opportunità al personale, ed il
rispetto degli accordi sindacali siglati a livello regionale inerenti alla mobilità degli
N.T.P Regionali , chiedendo e si chiede:
a) La revoca dell’ ordine di servizio 190 del 30 settembre 2016.
B)La revoca dell’ ordine di servizio 232 del 17 novembre 2016.
c) La revoca dell’ ordine di servizio 20 del 20 gennaio 2017.
d)La revoca dell’ ordine di servizio24 del 25 gennaio 2017.
e) La revoca dell’ ordine di servizio 25 del 25 gennaio 2017.
f) La revoca dell’ ordine di servizio 14 del 13 gennaio 2017.
Ancora, il Provveditore Regionale di Palermo non ha, a oggi, messo in atto delle
strategia decisionali stabili e univoche con sommo disagio delle stesse relazioni fra
questa O.S e lo stesso Provveditore.
Un appunto va fatto anche sull’Ufficio del Personale della Polizia Penitenziaria
del Provveditorato regionale di Palermo, in particolar modo riferito alle motivazioni dei
distacchi inerente al personale che riveste una carica Sindacale Regionale.
La regione Sicilia soffre di una considerevole carenza di Personale, è la Regione
che accoglie il maggior numero di strutture penitenziarie e che, inevitabilmente,
subisce le conseguenze negative del sovraffollamento.
Se la presenza di circa 7000 detenuti a fronte di una capienza pari a 5500, se la
carenza di oltre 1000 poliziotti penitenziari, da sole non bastano a far comprendere
che occorre una svolta politica indirizzata ad una maggiore collaborazione con i
sindacati e alla ricerca degli strumenti adatti a ridare sicurezza al nostro sistema
penitenziario, allora a pagare continueranno ad essere i nostri poliziotti penitenziari,
vittime della politica dell’indifferenza e del risanamento economico del Paese.
Oltre a ribadire la posizione politica preannunciata durante l’incontro
dell’14.03.2017 e successive comunicazioni, si fa presente che, qualora
questa Segreteria Nazionale non verrà convocata dagli Uffici Dipartimentali,
nostro malgrado, sarà costretta a organizzare una manifestazione di
protesta verso i palazzi romani per denunciare il nostro disappunto sulla
gestione degli Istituti di Pena e del Personale della regione Sicilia.
Vista l’indifferenza anche degli Uffici Provveditoriali ;
considerato che questa Segreteria Nazionale è oramai profondamente convinta
dell’inefficienza e inefficacia dell’azione dell’Amministrazione penitenziaria regionale,;
sentiti i pareri di tutte le strutture territoriali nella regione Sicilia ,
Comunicano un SIT-IN DI PROTESTA ad oltranza con gazebo in data 29.marzo
2017.
Con il presente atto, questa O.S., intende ribadire lo stato di agitazione e
interrompere ogni trattativa sindacale con l’Amministrazione Regionale. Si chiede,
inoltre, con urgenza, un incontro con le SS.LL. al fine di potere trovare la giusta
soluzione alla condizione di forte malessere e disagio che interessa l’intero Personale
che presta servizio nei penitenziari siciliani.
Al presente seguirà ulteriore documento programmato, nel quale verranno
denunciate le inefficienze del sistema penitenziario siciliano.
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