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Relazioni sindacali IPM Bologna

Febbraio 12, 2015 Sinappe Comments Off

Egregio Direttore,
siamo con la presente a segnalarle lo stato comatoso in cui versano le relazioni sindacali
presso l’IPM di Bologna in virtù di una serie di decisioni prese dal Direttore, dott. Paggiarino e
dal Comandante di Reparto pro tempore, ispettore Pace.
Ricorderà quanto già segnalato da questa O.S. in merito all’assurdo ed illegittimo criterio
adottato presso l’IPM di Bologna per la scelta del personale a cui concedere le ferie natalizie
che, in spregio ai precedenti accordi sindacali ed alla prassi consolidata presso tale istituto
minorile, sono state state riconosciute in base ad un mero sorteggio effettuato tra il personale
richiedente, criticato da tutte le OO.SS. sia nel corso dell’incontro sindacale tenutosi
successivamente, che con apposita nota scritta.
Subito dopo abbiamo dovuto registrare un nuovo irrigidimento dei rapporti con Direttore
e Comandante anche nei confronti del personale, testimoniato dal fatto che diversi poliziotti
sono stati informati del rigetto delle richieste di ferie per il mese di febbraio, senza che alcuno
abbia proposto, come avveniva in passato, eventuali cambi di inizio o fine del periodo di
congedo, in modo da cercare di far quadrare il cerchio accontentando nel contempo e nei limiti
delle primarie esigenze di servizio gran parte degli agenti, anche in virtù dell’esigenza
dell’amministrazione di smaltire il congedo ordinario accumulato dal personale.
Come se non bastasse, ci è stato riferito che, in maniera ancora una volta autoritaria e
senza fornire alcuna informativa preventiva alle OO.SS., sarebbe stata emessa una direttiva, a
firma congiunta, con la quale si stabiliscono i nuovi periodi per la fruizione del piano ferie
pasquale. Siamo esterrefatti ed offesi da quest’ennesimo colpo che il duo Direttore-
Comandante ha inteso infliggere al già compromesso sistema delle relazioni sindacali che si
ricorda, aveva già dovuto sopportare ulteriori e gravi provocazioni quali quelle relative al cambio unilaterale delle disposizioni inerenti l’elargizione dei buoni pasto e i carichi di lavoro
presso la portineria dell’IPM, le cui note inviate da questa O.S. il 16.10.2014 non sono mai
state riscontrate.
Per non parlare dell’aumento dei procedimenti disciplinari elevati nei confronti del
personale di polizia penitenziaria e di eventuali note riservate di cui siamo stati informati e
rispetto alle quali chiediamo una formale e secca smentita da parte sua, anche per
rassenerare gli animi del personale che sarebbe stato posto “sotto osservazione”.
Segnaliamo, per completezza d’informazione, l’estenuante tira e molla nel quale siamo
stati coinvolti, per ottenere dati inerenti i buoni pasto elargiti e lo straordinario effettuato che,
ad oggi, ci è stato negato di poter acquisire in base ad un parere del garante della privacy
interpretato in maniera errata e, a nostro avviso, alquanto pretestuosa.
Inoltre, in uno dei pochi momenti d’incontro in cui avremmo avuto l’onore di poter
interloquire con il Direttore dell’IPM di Bologna, l’Illustrissimo dott. Paggiarino, ci è stato già
comunicato che ci sarebbe stato concesso esprimerci solo sulle procedure per l’elezione dei
rappresentanti per la sicurezza del personale e su null’altro. Ritenendo, stante così le cose,
superfla tale convocazione essendo già codificate tali procedure dall’art. 17 del vigente AQN e
nell’invocare l’indizione, senza alcun ulteriore ed ingiustificato indugio, dell’elezione degli rls, le
chiediamo di voler modificare l’ordine del giorno di tale convocazione, ponendo al primo punto
il sistema delle relazioni sindacali, al secondo la stipula del protocollo d’intesa regionale, al
terzo i criteri per la fruizione del congedo ordinario e, per ultimo, un varie ed eventuali per
discutere di eventuali ulteriori problematiche.
Infine, abbiamo appreso della decisione che sarebbe stata assunta di recente di
impedire il rinnovo delle convenzioni telefoniche stabilite a livello centrale con la TIM. Siamo
certi che la S.V. vorrà prontamente e fermamente smentire tale indiscrezione che se fosse
viceversa confermata configurerebbe un’inaccettabbile e grave discriminazione del personale
di polizia penitenziaria in forza presso il distretto minorile di Bologna rispetto a gran parte degli
altri poliziotti in servizio sull’intero territorio nazionale.
In assenza di formale assicurazione e di un tangibile segnale che ci convinca della
volontà dell’Amministrazione di ripristinare, presso l’IPM di Bologna, un minimo di serenità,
ascolto e collaborazione tra il personale ed i diretti superiori gerarchici nonché un più corretto
approccio sindacale da parte del Direttore dell’Istituto minorile bolognese che verrà testato al
suddetto tavolo di confronto sull’intera gamma delle problematiche oggetto di vertenza, le
anticipiamo fin d’ora la volontà di questa O.S. di indire un eventuale stato di agitazione e di
adottare tutte le iniziative sindacali di tutela, lotta e mobilitazione più opportune per la
salvaguardia degli interessi del personale di polizia penitenziaria.
In attesa di un quanto mai urgente cenno di riscontro, si porgono Distinti Saluti.

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