Egregio Direttore, si ritiene opportuno sottoporre alla Sua cortese attenzione l’Ordine di Servizio in epigrafe, assunto dalla direzione dell’UEPE di Foggia, affinché se ne valuti la congruità rispetto alle previsioni legislative relative ai compiti e alle funzioni assegnati agli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria. Il predetto ordine di servizio dispone, in assenza del personale preposto (e dell’operatore amministrativo che lo sostituisce), in capo all’unità di polizia penitenziaria addetta alla vigilanza l’onere di assicurare il servizio del centralino. E’ superfluo evidenziare quanto la detta disposizione non rientri nelle previsioni del succitato dettato normativo, motivo per cui non appare lecito l’ordine di servizio de quo. Viene riferito infatti che la sostituzione apparentemente occasionale, sia divenuta nel tempo quasi una costante, sottraendo il personale di Polizia Penitenziaria troppo soventemente a quelli che sono i compiti istituzionali demandati. Ciò considerato si chiede di esprimere autorevole parere circa la legittimità dell’Ordine di Servizio in parola, invitando la direzione locale alla ricerca di una soluzione alternativa rispetto a quanto colà disposto. In attesa di gentile quanto urgente riscontro, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.
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UEPE FOGGIA – Richiesta valutazione ordine di servizio n.18 del 29 maggio 2015
Egregio Direttore, si ritiene opportuno sottoporre alla Sua cortese attenzione l’Ordine di Servizio in epigrafe, assunto dalla direzione dell’UEPE di Foggia, affinché se ne valuti la congruità rispetto alle previsioni legislative relative ai compiti e alle funzioni assegnati agli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria. Il predetto ordine di servizio dispone, in assenza del personale preposto (e dell’operatore amministrativo che lo sostituisce), in capo all’unità di polizia penitenziaria addetta alla vigilanza l’onere di assicurare il servizio del centralino. E’ superfluo evidenziare quanto la detta disposizione non rientri nelle previsioni del succitato dettato normativo, motivo per cui non appare lecito l’ordine di servizio de quo. Viene riferito infatti che la sostituzione apparentemente occasionale, sia divenuta nel tempo quasi una costante, sottraendo il personale di Polizia Penitenziaria troppo soventemente a quelli che sono i compiti istituzionali demandati. Ciò considerato si chiede di esprimere autorevole parere circa la legittimità dell’Ordine di Servizio in parola, invitando la direzione locale alla ricerca di una soluzione alternativa rispetto a quanto colà disposto. In attesa di gentile quanto urgente riscontro, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.
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