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CASA DI RECLUSIONE DI ORISTANO – NTP – Servizio missioni

Settembre 7, 2017 Sinappe 0 Comments

Egregio Direttore,
Questa Organizzazione sindacale ha riscontrato che Ultimamente la direzione
della CR di Oristano, parrebbe, non sia più intenzionata a provvedere ad
“anticipare“ eventuali quali future “missioni” a lungo raggio , così come
previsto dalle normative vigenti (DPR 164 del 18.06.2002 Art. 7 comma 7 –
Circolare PU-GDAP-100-09/08/2002-0356275-2002). Sembrerebbe che questo
avvenga da quando è stato individuato un’altro ragioniere che sviluppa le
missioni del personale, tutto ciò, si sta ripercuotendo inevitabilmente sulle
economie familiari del personale, che si vedrebbero cosi rimborsare le missioni a
distanza di mesi.
Le traduzioni di per sé avvengono con tragitti lunghi dovuti l’insularità della
Sardegna e su queste scorte grava un enorme carico psico-fisico dovuto al lungo
orario di servizio dovuta al lungo tragitto da effettuare, soprattutto dovute alle coincidenze con gli aerei di vettori civili, con traducendi ad elevato rischio dovute
alla pericolosità sociale.
La situazione, come detto in precedenza, non è certo delle migliori, tuttavia
l’amministrazione deve assumersi delle carenze economiche , di mezzi, di
strumenti e di uomini senza gravare più del dovuto sul personale di Polizia
Penitenziaria.
Il D. 81/2008 impone al datore di lavoro di tutelare la salute ma anche e
soprattutto la sicurezza dei lavoratori, eliminando o riducendone i rischi,
compreso quello di valutare lo stress lavoro-correlato condizioni psico-fisiche ,
che certamente deriva dalle situazioni predette.
Al personale va corrisposto l’ anticipo di missione nella misura prevista dalla
legge ( 85%) , e il personale di Polizia Penitenziaria NON HA nessun obbligo di
anticipare di tasca propria le spese!
Riteniamo che obbligare il personale di Polizia ad espletare un servizio di
missione senza che agli stessi non venga fornito l’anticipo missione, “come
previsto dalle normative vigenti” e incidendo addirittura sulle economie
familiari, sia un atteggiamento vessatorio nei confronti del personale,
aggravato dal fatto che rende il Poliziotto Penitenziario impossibilitato ad un
eventuale rifiuto per la predominanza gerarchica che l’amministrazione riveste,
per la quale la stessa potrebbe adire a procedimenti disciplinari verso gli stessi
che si rifiutano di eseguire il servizio di missione. Noi crediamo che in tutto ciò
sia configurabile un vero e proprio maltrattamento da parte del datore di
lavoro.
Auspichiamo, quindi, si voglia dire con chiarezza e preventivamente che il
personale NON ha nessun obbligo di anticipare le spese per conto dell’
Amministrazione e che non può essere avviato nessun procedimento disciplinare
nei confronti di chi non lo fa! Alla luce di quanto sopra, invitiamo la S.V. a
fornirci dettagliate informazioni su quanto esposto e nell’attesa di un celere
riscontro si porgono cordiali saluti.

missioni-oristano

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